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1. Quali sono le mete più richieste?

Tra le mete più richieste per i matrimoni civili e non, troviamo certamente Seychelles, Mauritius e Maldive che sono considerate le perle dell'Oceano Indiano, quindi molto alla moda.

 

Inoltre a seguire, hanno un notevole appeal le metropoli come ad esempio Parigi e New York che rendono il matrimonio suggestivo e unico nel suo genere.

 

2. Dopo quanto tempo risulteremo regolarmente sposati?

Il matrimonio celebrato all'estero è immediatamente valido nel nostro ordinamento, qualora risultino celebrati secondo le forme previste dalla legge straniera: la trascrizione in Italia assume quindi un valore meramente certificativo.

 

Ai fini della richiesta di ogni certificato civile bisogna attendere da 1 a 3 mesi  fino alla sua registrazione! 

 

3. Quanto tempo prima è consigliabile prenotare?

Noi consigliamo di prenotare almeno 4/6 mesi prima, anche per fruire delle migliori tariffe aeree e della disponibilità nelle strutture e nelle spiagge più richieste. Per date particolari e festività si consiglia invece di procedere almeno 8/9 mesi prima della data ipotizzata.

 

In generale il massimo anticipo aiuta a lavorare al meglio e ad organizzare un matrimonio migliore.

 


4. Quali sono i documenti per i matrimoni italiani all'estero?

In alcuni casi l’Autorità estera richiede un “Certificato di capacità matrimoniale” ai sensi della Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980. Tale certificato è esente da legalizzazione e traduzione. 

Se intendete celebrare il matrimonio presso le competenti Autorità di uno degli Stati che hanno sottoscritto e ratificato la Convenzione, dovete farvi rilasciare il “Certificato di capacità matrimoniale” dal vostro Comune di residenza in Italia o, se residenti all'estero, dalla nostra Rappresentanza diplomatico-consolare competente per residenza. 

 

In alcuni Paesi, non aderenti alla Convenzione di Monaco, le Autorità locali presso cui deve essere celebrato il matrimonio possono richiedere un’attestazione di assenza di impedimenti per contrarre matrimonio.

Se siete residenti all'estero, la richiesta del “Certificato di capacità matrimoniale” di cui sopra dovete presentarla alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana nella cui circoscrizione territoriale risiedete, compilando una dichiarazione sostitutiva nella quale dovranno essere indicati tutti gli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti. L’eventuale attestazione di assenza di impedimenti per contrarre matrimonio va sempre richiesta alla nostra Rappresentanza diplomatico-consolare nella cui circoscrizione territoriale intendete contrarre matrimonio, anche se siete residenti in Italia. La Rappresentanza potrà rilasciare il documento richiesto solo sulla base del positivo esito degli accertamenti, acquisiti d’ufficio i documenti previsti dalla legge e quelli ritenuti necessari per provare l’inesistenza di impedimenti.

(Fonte: www.esteri.it)

 

5. Riconoscimento dei matrimoni italiani all'estero.

L'ordinamento giuridico italiano ha provveduto a regolare il matrimonio all'estero con il DPR 396 del 2000 laddove, con specifica norma si prevede che questo sia riconoscibile e trascrivibile  in Italia, se "celebrato innanzi all'autorità diplomatica o consolare competente, oppure innanzi all'autorità locale secondo le leggi del luogo". (art 16)

 

Ricordatevi che il matrimonio celebrato all’estero per avere valore in Italia deve essere trascritto presso il Comune italiano competente. L’atto di matrimonio in originale emesso dall’Ufficio dello Stato Civile estero, debitamente legalizzato e tradotto, dovrà essere rimesso, a cura degli interessati, alla Rappresentanza consolare che ne curerà la trasmissione in Italia ai fini della trascrizione nei registri di stato civile del Comune competente. In alternativa potrete presentare l’atto, debitamente legalizzato e tradotto, direttamente al Comune italiano di appartenenza (vedi art. 12, comma 11, DPR 396/2000).

Gli atti rilasciati dai Paesi che hanno aderito alla Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976, che prevede il rilascio di un modulo plurilingue, sono esenti da legalizzazione e da traduzione.

(Fonte: www.esteri.it)